Il presidente dell'Aia all'ingresso in Figc: «Probabile uno stop per Russo. Siamo molto amareggiati, perché quella di ieri per i nostri arbitri era stata una giornata quasi perfetta». Il presidente della Lega: «Corretto che la Sensi ci chieda di intervenire»
ROMA, 23 settembre - «È molto probabile uno stop per l'arbitro Russo». Lo ha detto il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, all'ingresso in Figc prima del consiglio federale al via tra pochi minuti, commentando l'arbitraggio del direttore di gara di Brescia-Roma, che ha provocato l'ira della società giallorossa.
L'AMAREZZA - «Siamo molto amareggiati, perché quella di ieri per i nostri arbitri era stata una giornata quasi perfetta -ha detto ancora Nicchi-. Peccato per la direzione di gara di Brescia-Roma: c'è molto rammarico. Da un certo punto di vista capisco le proteste della Roma, a volte gli errori arrivano quando meno te lo aspetti, ma non voglio commentare oltre. Speriamo che ora si riesca a proseguire nel trend di riscatto intrapreso negli ultimi tempi. Da parte nostra dobbiamo trasmettere serenità ai nostri arbitri. Per Roma-Inter posso solo dire che ci sarà un arbitro all'altezza».
BERETTA -«Trovo che sia corretto da parte del presidente della Roma Rosella Sensi chiamare in causa la Lega calcio di serie A perché si faccia carico di interloquire con Aia e Can». Così il presidente della Lega calcio Maurizio Beretta ha risposto a quanti gli chiedevano di commentare la 'richiesta di aiuto' della Roma, dopo gli errori arbitrali di ieri a Brescia. «Abbiamo infatti preso con gli arbitri l'impegno per un confronto stretto e costante - ha aggiunto -. Forse siamo stati pure un po' sfortunati, fatto sta che si sono verificati più errori di quelli che ci saremmo aspettati». Per Beretta comunque i vertici preposti a cominciare dal presidente Nicchi «condividono le nostre preoccupazioni a riproporre ora con maggior vigore l'impegno verso una maggiore qualità».
«La Lega - ha spiegato Beretta - porrà in modo stringente ad Aia e Can problematiche e istanze». «Certo - ha aggiunto Beretta -, ci siamo trovati di fronte ad un inizio sfortunato in questa prima esperienza di Can di serie A, un gruppo per il quale eravamo convinti di aver selezionato il meglio. Nel concreto non abbiamo che da chiedere più qualità un sempre minore margine di errore. Credo peraltro che si noti come le rinunce unilaterali a tecnologie disponibili e alla portata di tutti crea problemi». Ma per questo Beretta non vede una soluzione rapidamente praticabile. «Il processo sarà lento e il coro di voci aumenterà proporzionalmente - ha concluso - ma siamo dentro un sistema internazionale».
L'AMAREZZA - «Siamo molto amareggiati, perché quella di ieri per i nostri arbitri era stata una giornata quasi perfetta -ha detto ancora Nicchi-. Peccato per la direzione di gara di Brescia-Roma: c'è molto rammarico. Da un certo punto di vista capisco le proteste della Roma, a volte gli errori arrivano quando meno te lo aspetti, ma non voglio commentare oltre. Speriamo che ora si riesca a proseguire nel trend di riscatto intrapreso negli ultimi tempi. Da parte nostra dobbiamo trasmettere serenità ai nostri arbitri. Per Roma-Inter posso solo dire che ci sarà un arbitro all'altezza».
BERETTA -«Trovo che sia corretto da parte del presidente della Roma Rosella Sensi chiamare in causa la Lega calcio di serie A perché si faccia carico di interloquire con Aia e Can». Così il presidente della Lega calcio Maurizio Beretta ha risposto a quanti gli chiedevano di commentare la 'richiesta di aiuto' della Roma, dopo gli errori arbitrali di ieri a Brescia. «Abbiamo infatti preso con gli arbitri l'impegno per un confronto stretto e costante - ha aggiunto -. Forse siamo stati pure un po' sfortunati, fatto sta che si sono verificati più errori di quelli che ci saremmo aspettati». Per Beretta comunque i vertici preposti a cominciare dal presidente Nicchi «condividono le nostre preoccupazioni a riproporre ora con maggior vigore l'impegno verso una maggiore qualità».
«La Lega - ha spiegato Beretta - porrà in modo stringente ad Aia e Can problematiche e istanze». «Certo - ha aggiunto Beretta -, ci siamo trovati di fronte ad un inizio sfortunato in questa prima esperienza di Can di serie A, un gruppo per il quale eravamo convinti di aver selezionato il meglio. Nel concreto non abbiamo che da chiedere più qualità un sempre minore margine di errore. Credo peraltro che si noti come le rinunce unilaterali a tecnologie disponibili e alla portata di tutti crea problemi». Ma per questo Beretta non vede una soluzione rapidamente praticabile. «Il processo sarà lento e il coro di voci aumenterà proporzionalmente - ha concluso - ma siamo dentro un sistema internazionale».
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