domenica 26 settembre 2010
Serie A 5a giornata
La Lazio espugna Verona battendo il Chievo per 1-0 grazie a Zarate ed è la nuova capolista della serie A insieme all’Inter dopo la quinta giornata di campionato. Bene la Fiorentina in casa con il Parma, solo pareggi per Palermo e Sampdoria contro Lecce e Udinese. Il Bari doma il Brescia al San Nicola.
Bari – Brescia 2-1 Il Brescia incomincia con autorità al San Nicola, crea subito pericoli con Eder, ma al quarto d’ora i padroni di casa passano con Rivas, che finalizza con un bel diagonale un’azione corale dei Galletti. Le Rondinelle sono tutt’altro che domate e al 30’ trovano il pari con Koné. Entrambe le squadre giocano un gran calcio e non hanno remore ad affrontarsi a viso aperto.
La gara non cambia canovaccio nella ripresa: dopo la traversa di Cordova, al 55’ il Bari mette la freccia grazie a Barreto, che trasforma un calcio di rigore dopo essere stato abbattuto in area da Martinez. Gli uomini di Ventura poi controllano la furiosa reazione dei lombardi, che inevitabilmente si sbilanciano lasciando praterie a Barreto e compagni. Finisce 2-1.
Catania – Bologna 1-1
Poche emozioni al Massimino, soprattutto a causa del Bologna chiuso a riccio nella propria metà campo. Ma al primo vero affondo i felsinei passano: su calcio di rigore Andujar intuisce il tiro di Di Vaio, poi la punta rossoblu ribadisce in rete. Due minuti dopo furiose le proteste dei rossazzurri per un contatto area di Maxi Lopez con un difensore emiliano: l’abitro concede invece solo una punizione dal limite. Nella ripresa gli etnei giungono al pareggio grazie ad un tragicomico autogol di Britos, che con una svirgolata manda la palla nella propria porta. Lo score non cambia più fino al triplice fischio.
Chievo – Lazio 0-1
Dopo mezz’ora di sbadigli la partita decolla grazie a Zarate. Al 32’ l’argentino colpisce il palo con un tiro violento da fuori area, al 35’ sempre l’attaccante biancoceleste si divora un gol a porta vuota. Nella ripresa al 69’ “Zarate Kid” si fa perdonare portando in vantaggio i capitolini con un diagonale angolato che fredda Sorrentino. Solo due minuti prima il portiere veronese aveva compiuto un mezzo miracolo su una punizione di Hernanes. I gialloblu non ci stanno, la gara si innervosisce ma gli uomini di Reja mantengono i nervi saldi e portano a casa una vittoria preziosissima, che vale il primato in classifica.
Fiorentina – Parma 2-0 La Fiorentina parte a mille: Mirante salva su Ljaijc. I viola giocano spigliati, ma non riescono a bloccare la partita, mentre i ducali non si vedono mai dalle parti di Frey. Nella ripresa la svolta della partita: Lucarelli al quarto d’ora stende in area Gilardino, dal dischetto Ljajic non lascia scampo a Mirante. Per i gigliati la gara si fa in discesa, i crociati si scoprono e vengono “bucati” nuovamente da De Silvestri alla mezz’ora.
Palermo – Lecce 2-2 Al 7’ Barbera sotto choc. Giacomazzi dopo un’azione elaborata dei salentini scarica un destro dal limite che sorprende Sirigu. Ti aspetti la reazione del Palermo, e invece è il Lecce a manovrare meglio e a mettere in imbarazzo gli addormentati rosanero, che al 10’ rischiano di subire il gol del ko da Olivera. I primi segnali di riscossa degli uomini di Rossi arrivano verso la mezz’ora con Pinilla, impreciso sotto rete. Rosanero nel baratro ad inizio ripresa, quando Corvia, a pochi secondi dal fischio d’inizio li affonda nuovamente. Primi fischi al Barbera, che però dopo pochi minuti, al 52’, applaude per la rete del 2-1 di Pinilla, che su ribattuta su corta respinta di Rosati ridà speranza ai siciliani. La pressione del Palermo si accentua nel finale quando Giacomazzi viene espulso per doppia ammonizione lasciando i suoi in dieci. E nei minuti di recupero Maccarone riscatta i rosanero trafiggendo su ribattuta Rosati. Poi Hernandez quasi centra la rete del clamoroso sorpasso, ma non ha fortuna.
Sampdoria – Udinese 0-0
I blucerchiati non trovano sbocchi nella prima mezz’ora. L’Udinese, reduce da quattro sconfitte consecutive, gioca concentrata e non lascia spazi a Cassano e compagni, cercando di pungere in ripartenza. La gara si sviluppa così senza emozioni anche nella ripresa, che anzi accentua le difficoltà di Cassano e compagni a costruire gioco e a creare veri pericoli alla porta di Handanovic, che trascorre una giornata relativamente tranquilla. Al termine piovono i fischi di delusione del Ferraris.
I risultati della quinta giornata
Bari – Brescia 2-1
16’ Rivas (Ba), 30’ Kone (Br), 55’ rig. Barreto
Catania – Bologna 1-1 39’ Di Vaio (B), 67’ Britos (B)
Chievo – Lazio 0-1 69’ Zarate (L)
Fiorentina – Parma 2-0 60’ rig. Ljaijc (F), 77’ De Silvestri (F)
Palermo – Lecce 2-2
7’ Giacomazzi (L), 46’ Corvia (L), 52’ Pinilla (P), 93’ Maccarone (P)
Sampdoria – Udinese 0-0
Classifica Inter 10
Lazio 10
Brescia 9
Chievo 9
Bari 8
Catania 8
Milan 8
Napoli 8
Cesena 7
Bologna 6
Cagliari 6
Sampdoria 6
Fiorentina 5
Genoa 5
Lecce 5
Palermo 5
Parma 5
Roma 5
Juventus 4
Udinese 1
Bari – Brescia 2-1 Il Brescia incomincia con autorità al San Nicola, crea subito pericoli con Eder, ma al quarto d’ora i padroni di casa passano con Rivas, che finalizza con un bel diagonale un’azione corale dei Galletti. Le Rondinelle sono tutt’altro che domate e al 30’ trovano il pari con Koné. Entrambe le squadre giocano un gran calcio e non hanno remore ad affrontarsi a viso aperto.
La gara non cambia canovaccio nella ripresa: dopo la traversa di Cordova, al 55’ il Bari mette la freccia grazie a Barreto, che trasforma un calcio di rigore dopo essere stato abbattuto in area da Martinez. Gli uomini di Ventura poi controllano la furiosa reazione dei lombardi, che inevitabilmente si sbilanciano lasciando praterie a Barreto e compagni. Finisce 2-1.
Catania – Bologna 1-1
Poche emozioni al Massimino, soprattutto a causa del Bologna chiuso a riccio nella propria metà campo. Ma al primo vero affondo i felsinei passano: su calcio di rigore Andujar intuisce il tiro di Di Vaio, poi la punta rossoblu ribadisce in rete. Due minuti dopo furiose le proteste dei rossazzurri per un contatto area di Maxi Lopez con un difensore emiliano: l’abitro concede invece solo una punizione dal limite. Nella ripresa gli etnei giungono al pareggio grazie ad un tragicomico autogol di Britos, che con una svirgolata manda la palla nella propria porta. Lo score non cambia più fino al triplice fischio.
Chievo – Lazio 0-1
Dopo mezz’ora di sbadigli la partita decolla grazie a Zarate. Al 32’ l’argentino colpisce il palo con un tiro violento da fuori area, al 35’ sempre l’attaccante biancoceleste si divora un gol a porta vuota. Nella ripresa al 69’ “Zarate Kid” si fa perdonare portando in vantaggio i capitolini con un diagonale angolato che fredda Sorrentino. Solo due minuti prima il portiere veronese aveva compiuto un mezzo miracolo su una punizione di Hernanes. I gialloblu non ci stanno, la gara si innervosisce ma gli uomini di Reja mantengono i nervi saldi e portano a casa una vittoria preziosissima, che vale il primato in classifica.
Fiorentina – Parma 2-0 La Fiorentina parte a mille: Mirante salva su Ljaijc. I viola giocano spigliati, ma non riescono a bloccare la partita, mentre i ducali non si vedono mai dalle parti di Frey. Nella ripresa la svolta della partita: Lucarelli al quarto d’ora stende in area Gilardino, dal dischetto Ljajic non lascia scampo a Mirante. Per i gigliati la gara si fa in discesa, i crociati si scoprono e vengono “bucati” nuovamente da De Silvestri alla mezz’ora.
Palermo – Lecce 2-2 Al 7’ Barbera sotto choc. Giacomazzi dopo un’azione elaborata dei salentini scarica un destro dal limite che sorprende Sirigu. Ti aspetti la reazione del Palermo, e invece è il Lecce a manovrare meglio e a mettere in imbarazzo gli addormentati rosanero, che al 10’ rischiano di subire il gol del ko da Olivera. I primi segnali di riscossa degli uomini di Rossi arrivano verso la mezz’ora con Pinilla, impreciso sotto rete. Rosanero nel baratro ad inizio ripresa, quando Corvia, a pochi secondi dal fischio d’inizio li affonda nuovamente. Primi fischi al Barbera, che però dopo pochi minuti, al 52’, applaude per la rete del 2-1 di Pinilla, che su ribattuta su corta respinta di Rosati ridà speranza ai siciliani. La pressione del Palermo si accentua nel finale quando Giacomazzi viene espulso per doppia ammonizione lasciando i suoi in dieci. E nei minuti di recupero Maccarone riscatta i rosanero trafiggendo su ribattuta Rosati. Poi Hernandez quasi centra la rete del clamoroso sorpasso, ma non ha fortuna.
Sampdoria – Udinese 0-0
I blucerchiati non trovano sbocchi nella prima mezz’ora. L’Udinese, reduce da quattro sconfitte consecutive, gioca concentrata e non lascia spazi a Cassano e compagni, cercando di pungere in ripartenza. La gara si sviluppa così senza emozioni anche nella ripresa, che anzi accentua le difficoltà di Cassano e compagni a costruire gioco e a creare veri pericoli alla porta di Handanovic, che trascorre una giornata relativamente tranquilla. Al termine piovono i fischi di delusione del Ferraris.
I risultati della quinta giornata
Bari – Brescia 2-1
16’ Rivas (Ba), 30’ Kone (Br), 55’ rig. Barreto
Catania – Bologna 1-1 39’ Di Vaio (B), 67’ Britos (B)
Chievo – Lazio 0-1 69’ Zarate (L)
Fiorentina – Parma 2-0 60’ rig. Ljaijc (F), 77’ De Silvestri (F)
Palermo – Lecce 2-2
7’ Giacomazzi (L), 46’ Corvia (L), 52’ Pinilla (P), 93’ Maccarone (P)
Sampdoria – Udinese 0-0
Classifica Inter 10
Lazio 10
Brescia 9
Chievo 9
Bari 8
Catania 8
Milan 8
Napoli 8
Cesena 7
Bologna 6
Cagliari 6
Sampdoria 6
Fiorentina 5
Genoa 5
Lecce 5
Palermo 5
Parma 5
Roma 5
Juventus 4
Udinese 1
Il Napoli riparte da Cesena
Al Manuzzi di Cesena nuovo grande scontro per la squadra di Ficcadenti che prova a rifarsi in casa contro il Napoli dopo la sconfitta in trasferta patita in settimana contro il Catania. Dall'altra parte Mazzarri deve dare una scossa ai suoi visto la sconfitta interna contro il Chievo che ha lasciato non pochi strascichi sul gruppo azzurro. Ripartire, questo è il monito del tecnico del Napoli, sapendo che la trasferta romagnola sarà comunque piena di insidie.
Mazzarri propone il solito 3-4-3 con Hamsik e Lavezzi a supporto dell'unica punta Cavani. A centrocampo spunta sulla sinistra l'ex Udinese Dossena, mentre i centrali saranno Pazienza e Gargano. Ficcadenti risponde con il solito 4-5-1 davanti ad Antionioli. Bogdani unica punta, centrocampo composto da Appiah, Schelotto, Giaccherini, Parolo e Colucci.
Visto l'avvio di entrambe le squadre, non c'è una squadra veramente favorita in questo match. Ci si può giocare la voglia di rinascita del Napoli e il possibile contraccolpo psicologico del Cesena dopo la gara a Catania. Azzurri leggermente favoriti con un 2,50, mentre la vittoria del Cesena è data a 3.
Mazzarri propone il solito 3-4-3 con Hamsik e Lavezzi a supporto dell'unica punta Cavani. A centrocampo spunta sulla sinistra l'ex Udinese Dossena, mentre i centrali saranno Pazienza e Gargano. Ficcadenti risponde con il solito 4-5-1 davanti ad Antionioli. Bogdani unica punta, centrocampo composto da Appiah, Schelotto, Giaccherini, Parolo e Colucci.
Visto l'avvio di entrambe le squadre, non c'è una squadra veramente favorita in questo match. Ci si può giocare la voglia di rinascita del Napoli e il possibile contraccolpo psicologico del Cesena dopo la gara a Catania. Azzurri leggermente favoriti con un 2,50, mentre la vittoria del Cesena è data a 3.
Quale Juve scendera' in campo ?
Il posticipo della quinta giornata di serie A è un grosso punto interrogativo per scommettitori e soprattutto tifosi bianconeri: quale Juventus scenderà in campo contro il Cagliari?
I bianconeri, che in una settimana hanno vinto 4-0 a Udine e perso 3-1 in casa col Palermo, si mettono alla prova contro la squadra di Bisoli, cercando di confermare quanto fatto di buono domenica scorsa e sperando di lasciarsi subito alle spalle il ko contro i rosanero che è stata la più classica delle docce fredde.
Gigi Del Neri, che ovviamente non abbandonerà neanche in quest'occasione l'amato 4-4-2, non dovrebbe puntare ancora sullo stremato Del Piero, partito finora sempre titolare ma destinato ad un turno di riposo od eventualmente ad un ingresso in campo alla bisogna. In avanti sarà quindi la volta di Quagliarella e Amauri, con Aquilani a centrocampo al posto di Marchisio.
Bisoli, in attesa di recuperare Daniele Conti, ancora non completamente ristabiltosi dal brutto infortunio (ma che poteva anche essere peggiore) subito contro la Roma, schiererà i sardi con un centrocampo tutto nuovo formato da Biondini, Nainggolan e Pinardi. Confermato invece il tridente con Cossu alle spalle di Matri e Acquafresca.
Queste le probabili formazioni:
JUVENTUS (4-4-2) : Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grygera; Krasic, Melo, Aquilani, Pepe; Quagliarella, Amauri
CAGLIARI (4-3-1-2) : Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Nainngolan, Pinardi; Cossu; Matri, Acquafresca.
Anche il Chievo per la vetta
Dopo lo stop della capolista, il Chievo potrebbe quest'oggi approdare in cima alla classifica nel caso si vincesse contro la Lazio. Pioli non vuole caricare di troppa pressione i suoi, ma spera di ottenere un buon punteggio anche nella sfida contro i biancocelesti dopo l'impresa di Napoli. Pellissier, Moscardelli e Bogliacino compongono il tridente d'attacco che cercherà di scardinare la difesa degli ospiti. Cesar e Costant sostituiscono gli assenti Guana e Morero. Nella Lazio è ballottaggio tra Floccari e Rocchi, questo il dilemma di Reja che non sa chi affiancare al rientrante Zarate. Titolari inamovibili a centrocampo invece Mauri ed Hernanes, senz'altro i migliori di questo inizio di stagione per la squadra di Reja.
Punta in alto il capitano dei clivensi, anche se bisogna sempre rimanere con i piedi per terra: "Abbiamo giocato a viso aperto nelle ultime gare, sappiamo che sarà una partita difficile contro la Lazio ma vogliamo fare la nostra partita. Non è semplice giocare quando sei per tutti il favorito, domenica è forse stato questo il nostro problema. Nel calcio, si sa, si può vincere e perdere. Una bella favola, il Chievo. Noi pensiamo solo a salvarci il prima possibile. Se dovessimo raggiungerla con anticipo, nessuno ci vieterebbe di pensare ad altro, ma ora è prematuro".
Partita abbastanza equilibrata tra Chievo e Lazio, vedendo anche le quotazioni prima del match. La vittoria della squadra di Pioli è infatti quotata a 2,80 mentre il colpaccio di Reja e soci è a 2,85. Il pareggio tra le due squadre è invece pagato a 3,20.
L'Udinese cerca di uscire dalla crisi
Entrambe sono cadute in un vertice pericoloso. La Samp non vince dalla prima giornata di campionato, l'Udinese è ultima con quattro sconfitte su quattro. Primi esami per i due nuovi tecnici che avevano raccolto sfide importanti con molte ambizioni, mentre adesso si deve cercare di non soccombere a questo opaco inizio di campionato. Guidolin sembra essere già arrivato all'ultima spiaggia e prova a recuperare il tempo perduto cambiando qualcosa nell'undici iniziale. Di Natale e Floro Flores in avanti con Pinzi vertice alto del rombo. Samp che ritrova invece Cassano, dopo la mancata convocazione piena di polemiche per la gara contro il Cagliari. A centrocampo viene preferito Koman a Guberti.
A spronare i suoi ci pensa invece capitan Di Natale: "Guidolin? Non abbiamo mai litigato, il gruppo è sano e ha voglia di dimostrare le sue qualità. L'allenatore ci trasmette la cattiveria giusta e noi siamo tutti con lui. Purtroppo in questo inizio di campionato ci è mancata anche un pò di fortuna e abbiamo pagato un prezzo molto alto con infortuni importanti. Se avessimo conquistato il meritato punto di Bologna avremmo potuto affrontare il match di domenica in maniera diversa. Ci sono giocatori che devono recuperare ancora la piena forma dopo il mondiale, io stesso devo raggiungere il 100%. Tutti i reduci del Mondiale fanno un po' fatica, vedasi Milito o Gilardino. I risultati però si ottengono con il collettivo, non grazie alle invenzioni di un singolo giocatore. L'Udinese deve pensare a fare punti e non a guardare la corsa delle altre. Abbiamo davanti a noi compagini come Roma e Fiorentina che non avranno problemi a risollevarsi, mentre ci sono squadre come Brescia e Chievo nelle prime posizioni. La classifica non è ancora indicativa, chi ora sale dopo può scendere e viceversa. Ho deciso di rimanere a Udine perché mi trovo bene, ho sempre detto di voler terminare qui la mia carriera di calciatore. Non mi sono mai pentito di questa scelta e darò sempre il massimo per questa maglia. La mia grande squadra è questa. Faccio parte del progetto Udinese ormai da sette anni e non penso ad altro. Con Guidolin parlo tutti i giorni e non ho mai avuto problemi, ci siamo confrontati serenamente. Tutti i miei compagni remano nella stessa direzione e al suo fianco, finora ci sono mancati solo i risultati. A 33 anni capisco chi vuol bene all'Udinese e chi no".
Nonostante le belle parole di Totò Di Natale però gli scommettitori puntano tutto sulla voglia di riscatto della Sampdoria. Vittoria dei blucerchiati quotata ad 1,90 mentre il colpaccio dell'Udinese è pagato a 4,20.
sabato 25 settembre 2010
Al Milan stavolta basta Ibra
Al Milan stavolta basta Ibrahimovic.
Secondo gol consecutivo dello svedese, che riesce a regalare i tre punti ai rossoneri, vittoriosi 1-0 a San Siro contro il Genoa.
Allegri non concede un turno di riposo a Pirlo e lancia dal primo minuto un po' a sorpresa Robinho, al fianco degli imprescindibili Ibrahimovic e Ronaldinho. L'ex attaccante del Manchester City prova subito a ripagare la fiducia del suo allenatore ma l'intesa con i compagni, come è normale, non è delle migliori e finisce per due volte in fuorigioco. Il Milan prosegue con un possesso palla abbastanza sterile e l'unica occasione nella prima mezz'ora abbastanza noiosa la spreca Gattuso che perso dalla difesa avversaria entra in area ma non sorpresa Eduardo. Il Genoa, non certo catenacciaro, prima dell'intervallo inizia a proporsi in avanti con insistenza e in due occasioni sfiora il raddoppio: prima Palacio costringe Abbiati a smanacciare sul palo un insidioso cross dalla destra e poi Chico esalta i riflessi del portiere lombarco che gli nega la gioia del primo gol in serie A.
Secondo gol consecutivo dello svedese, che riesce a regalare i tre punti ai rossoneri, vittoriosi 1-0 a San Siro contro il Genoa.
Allegri non concede un turno di riposo a Pirlo e lancia dal primo minuto un po' a sorpresa Robinho, al fianco degli imprescindibili Ibrahimovic e Ronaldinho. L'ex attaccante del Manchester City prova subito a ripagare la fiducia del suo allenatore ma l'intesa con i compagni, come è normale, non è delle migliori e finisce per due volte in fuorigioco. Il Milan prosegue con un possesso palla abbastanza sterile e l'unica occasione nella prima mezz'ora abbastanza noiosa la spreca Gattuso che perso dalla difesa avversaria entra in area ma non sorpresa Eduardo. Il Genoa, non certo catenacciaro, prima dell'intervallo inizia a proporsi in avanti con insistenza e in due occasioni sfiora il raddoppio: prima Palacio costringe Abbiati a smanacciare sul palo un insidioso cross dalla destra e poi Chico esalta i riflessi del portiere lombarco che gli nega la gioia del primo gol in serie A.
Vucinic a sorpresa, Inter beffata
Vucinic a sorpresa, Inter beffata.
L'attaccante montenegrino decide il big match dell'Olimpico con un gol in pieno recupero che di fatto pone fine alla crisi della Roma, vittoriosa 1-0 contro la capolista.
Benitez schiera la sua Inter con il "mourinhano" 4-2-3-1, senza però poter contare per la seconda partita consecutiva di Zanetti (evento più unico che raro), sostituito da Stankovic davanti alla difesa, mentre Ranieri può tornare a schierare la sua difesa titolare, con Cassetti a destra e Riise, col caschetto dopo il trauma cranico rimediato in nazionale, a sinistra. Le due squadre si fronteggiano a viso aperto ma concedendo pochi spazi, frutto della grande colpa degli interditori a centrocampo, bravi nell'aiutare le rispettive difese. La prima occasione degna di nota la creano i padroni di casa, con Julio Cesar che esce bene su Perrotta prima di un gioco pericoloso di Lucio su Borriello, non sanzionato con un un calcio di punizione a due in area. I giallorossi prendono fiducia e sorretti dai loro tifosi vanno alla caccia di una vittoria scaccia-crisi dopo l'avvio di campionato a dir poco difficile. L'Inter però regge bene e scheggia anche una traversa con Stankovic dalla distanza. Prima dell'intervallo c'è tempo anche per un clamoroso errore di troppo che sbaglia lo stop su un traversone dopo aver pensato di tirare al volo.
Nella ripresa, i ritmi non si alzano ma Cambiasso per poco non approfitta di un'errata salita della difesa avversaria con un colpo di testa che sfila sul fondo. La partita va avanti a fiammate, con Menez che mette dentro un pallone d'oro su cui Borriello ad un metro dalla porta non riesce ad intervenire. Dopo un quarto d'ora soporifero, Julio Cesar sveglia tutti commettendo un errore davvero inconsueto: mette giù la palla per rinviarla coi piedi ma poi pressato la riprende in mano. Dalla punizione a due fischiata in questo caso come da regolamento da Morganti non nasce però il gol dell'1-0: Totti con mezza Inter appostata sulla barriera e l'altra mezza che al fischio gli corre incontro non può far altro che tentare la conclusione di potenza, che si perde alta sopra la traversa. Benitez però ha fiutato il pericolo e dando l'impressione di volersi accontentare dello 0-0 inserisce al posto di Milito Muntari. La partita non ne guadagna in spettacolarità e a fioccare non sono i gol ma i cartellini gialli, con Menez che rischia anche il rosso con un intervento plateale da dietro su Sneijder. Quando la partita sembra ormai destinata a chiudersi in parità, al novantunesimo, Vucinic, entrato al posto di uno spento Totti, gira con coraggio in rete un cross dalla destra, per un gol insperato che fa esplodere l'Olimpico e regala la prima vittoria stagionale alla sua Rom
L'attaccante montenegrino decide il big match dell'Olimpico con un gol in pieno recupero che di fatto pone fine alla crisi della Roma, vittoriosa 1-0 contro la capolista.
Benitez schiera la sua Inter con il "mourinhano" 4-2-3-1, senza però poter contare per la seconda partita consecutiva di Zanetti (evento più unico che raro), sostituito da Stankovic davanti alla difesa, mentre Ranieri può tornare a schierare la sua difesa titolare, con Cassetti a destra e Riise, col caschetto dopo il trauma cranico rimediato in nazionale, a sinistra. Le due squadre si fronteggiano a viso aperto ma concedendo pochi spazi, frutto della grande colpa degli interditori a centrocampo, bravi nell'aiutare le rispettive difese. La prima occasione degna di nota la creano i padroni di casa, con Julio Cesar che esce bene su Perrotta prima di un gioco pericoloso di Lucio su Borriello, non sanzionato con un un calcio di punizione a due in area. I giallorossi prendono fiducia e sorretti dai loro tifosi vanno alla caccia di una vittoria scaccia-crisi dopo l'avvio di campionato a dir poco difficile. L'Inter però regge bene e scheggia anche una traversa con Stankovic dalla distanza. Prima dell'intervallo c'è tempo anche per un clamoroso errore di troppo che sbaglia lo stop su un traversone dopo aver pensato di tirare al volo.
Nella ripresa, i ritmi non si alzano ma Cambiasso per poco non approfitta di un'errata salita della difesa avversaria con un colpo di testa che sfila sul fondo. La partita va avanti a fiammate, con Menez che mette dentro un pallone d'oro su cui Borriello ad un metro dalla porta non riesce ad intervenire. Dopo un quarto d'ora soporifero, Julio Cesar sveglia tutti commettendo un errore davvero inconsueto: mette giù la palla per rinviarla coi piedi ma poi pressato la riprende in mano. Dalla punizione a due fischiata in questo caso come da regolamento da Morganti non nasce però il gol dell'1-0: Totti con mezza Inter appostata sulla barriera e l'altra mezza che al fischio gli corre incontro non può far altro che tentare la conclusione di potenza, che si perde alta sopra la traversa. Benitez però ha fiutato il pericolo e dando l'impressione di volersi accontentare dello 0-0 inserisce al posto di Milito Muntari. La partita non ne guadagna in spettacolarità e a fioccare non sono i gol ma i cartellini gialli, con Menez che rischia anche il rosso con un intervento plateale da dietro su Sneijder. Quando la partita sembra ormai destinata a chiudersi in parità, al novantunesimo, Vucinic, entrato al posto di uno spento Totti, gira con coraggio in rete un cross dalla destra, per un gol insperato che fa esplodere l'Olimpico e regala la prima vittoria stagionale alla sua Rom
Roma-Inter alta tensione
Riflettori accesi all'Olimpico per il piatto forte della quinta giornata di campionato: l’anticipo serale mette di fronte Roma e Inter. Giallorossi e nerazzurri sono stati i grandi rivali dello scorso campionato ed era difficile pronosticare che dopo sole quattro giornate di campionato il distacco fra le due sarebbe stato di ben otto punti.
La squadra di Ranieri ha una grande voglia di riscatto, dopo la disastrosa trasferta di Brescia. Assenti Mexes squalificato e Julio Sergio infortunato, il tecnico romanista sostituirà il primo con Nicolas Burdisso e il secondo con Lobont. La Roma non ha buoni ricordi dell’ultima sfida all'Olimpico contro l’Inter: lo scorso 5 maggio, in finale di Coppa Italia, si imposero i nerazzurri grazie a un gol di Milito.
Se per i giallorossi siamo già all’ultima spiaggia, i nerazzurri hanno una grande occasione: una vittoria permetterebbe loro di allungare in classifica e di dare il colpo di grazia a una compagine che alla vigilia del campionato veniva accreditata come una delle più agguerrite rivali scudetto. Dopo aver sconfitto proprio la Roma a San Siro nella Supercoppa Italiana, l’Inter ha subìto un calo coinciso con la sconfitta nella Supercoppa Europea con l’Atletico Madrid e con il pareggio a Bologna nell'esordio in campionato. Da quel momento la squadra di Benitez ha cambiato marcia, trascinata da Eto'o. Contro il Bari si è sbloccato anche Milito: il camerunense e l’argentino puntano a ripetersi anche all’Olimpico.
La squadra di Ranieri ha una grande voglia di riscatto, dopo la disastrosa trasferta di Brescia. Assenti Mexes squalificato e Julio Sergio infortunato, il tecnico romanista sostituirà il primo con Nicolas Burdisso e il secondo con Lobont. La Roma non ha buoni ricordi dell’ultima sfida all'Olimpico contro l’Inter: lo scorso 5 maggio, in finale di Coppa Italia, si imposero i nerazzurri grazie a un gol di Milito.
Se per i giallorossi siamo già all’ultima spiaggia, i nerazzurri hanno una grande occasione: una vittoria permetterebbe loro di allungare in classifica e di dare il colpo di grazia a una compagine che alla vigilia del campionato veniva accreditata come una delle più agguerrite rivali scudetto. Dopo aver sconfitto proprio la Roma a San Siro nella Supercoppa Italiana, l’Inter ha subìto un calo coinciso con la sconfitta nella Supercoppa Europea con l’Atletico Madrid e con il pareggio a Bologna nell'esordio in campionato. Da quel momento la squadra di Benitez ha cambiato marcia, trascinata da Eto'o. Contro il Bari si è sbloccato anche Milito: il camerunense e l’argentino puntano a ripetersi anche all’Olimpico.
Partite liga 25-26-27 settembre
Orario | Partita |
---|---|
18:00 | Sporting Gijón-Valencia |
20:00 | Levante-Real Madrid |
22:00 | Athletic Bilbao-Barcellona |
Orario | Partita |
---|---|
17:00 | Racing Santander-Getafe |
17:00 | Deportivo La Coruña-Almería |
17:00 | Espanyol-Osasuna |
17:00 | Maiorca-Real Sociedad |
19:00 | Hércules CF-Siviglia |
21:00 | Atlético Madrid-Real Saragozza |
Orario | Partita |
---|---|
21:00 |
Bundesliga Hoffenheim-Colonia 1-1
Colonia-Hoffenheim 1-1 nell’anticipo della 6/a giornata della Bundesliga.Padroni di casa in vantaggio con Podolski al 17’. Gli ospiti pareggiano con Ba al 57’. In classifica l’Hoffenheim sale al terzo posto per ora solitario con 11 punti, mentre il Colonia avanza a quota 5. Tra domani e domenica si giocheranno le restanti partite del 6/o turno
SERIE B
VICENZA-CITTADELLA
VICENZA (4-2-3-1): Frison; Martinelli, Zanchi, Schiavi, Bastrini; Soligo, Botta; Di Matteo, Baclet, Gavazzi; Abbruscato
CITTADELLA (4-4-2): Pierobon; Manucci, Nocentini, Scardina, Marchesan; Job, Dalla Bona, Magallanes, Di Roberto; Piovaccari, Bellazzini
ARBITRO: Calvarese
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 14
CITTADELLA (4-4-2): Pierobon; Manucci, Nocentini, Scardina, Marchesan; Job, Dalla Bona, Magallanes, Di Roberto; Piovaccari, Bellazzini
ARBITRO: Calvarese
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 14
PORTOGRUARO-ASCOLI (a Udine)
PORTOGRUARO (4-3-1-2): Rossi; Gargiulo, Madaschi, Cristante, Pisani; Amodio, Espinal, Mattielig; Cunico; Gerardi, Inacio Pià
ASCOLI (4-2-3-1): Guarna; Gazzola, Marino, Micolucci, Giallombardo; Di Donato, Pederzoli; Giorgi, Sommese, Cristiano; Bonvissuto
ARBITRO: Ostinelli
SQUALIFICATI: Schiavon (P)
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 12
ASCOLI (4-2-3-1): Guarna; Gazzola, Marino, Micolucci, Giallombardo; Di Donato, Pederzoli; Giorgi, Sommese, Cristiano; Bonvissuto
ARBITRO: Ostinelli
SQUALIFICATI: Schiavon (P)
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 12
PADOVA-ALBINOLEFFE
PADOVA (4-3-1-2): Agliardi; Crespo, Legati, Cesar, Renzetti; Bovo, Vicente, Cuffa; Di Gennaro; Succi, Vantaggiato
ALBINOLEFFE (4-4-1-1): Tomasig; Luoni, Passoni, Lebran, Piccinni; Martinez, Hetemaj, Previtali, Foglio; Bombardini; Cissè
ARBITRO: Baratta
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 13, Dahlia 4 Calcio
ALBINOLEFFE (4-4-1-1): Tomasig; Luoni, Passoni, Lebran, Piccinni; Martinez, Hetemaj, Previtali, Foglio; Bombardini; Cissè
ARBITRO: Baratta
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 13, Dahlia 4 Calcio
NOVARA-LIVORNO
NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Gheller, Lisuzzo, Centurioni, Gemiti; Marianini, Drascek, Rigoni; Motta; Gonzalez, Bertani
LIVORNO (4-4-2): De Lucia; Salviato, Perticone, Miglionico, Lambrughi; Surraco, Luci, Iori, Schiattarella; Dionisi, Danilevicius
ARBITRO: Giancola
SQUALIFICATI: Ludi, Porcari (N)
NOTE: Diretta tv su Calcio 8, Dahlia 3 Calcio
LIVORNO (4-4-2): De Lucia; Salviato, Perticone, Miglionico, Lambrughi; Surraco, Luci, Iori, Schiattarella; Dionisi, Danilevicius
ARBITRO: Giancola
SQUALIFICATI: Ludi, Porcari (N)
NOTE: Diretta tv su Calcio 8, Dahlia 3 Calcio
FROSINONE-VARESE
FROSINONE (4-4-1-1): Sicignano; Catacchini, Terranova, Guidi, Bocchetti; Lodi, Bottone, Biso, Basso; Caetano; Santoruvo
VARESE (4-4-2): Moreau; Pisano, Pesoli, Dos Santos, Pugliese; Corti, Frara, Buzzegoli, Carrozza; Cellini, Pereira
ARBITRO: Corletto
SQUALIFICATI: Di Tacchio, Grippo (F)
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 11
VARESE (4-4-2): Moreau; Pisano, Pesoli, Dos Santos, Pugliese; Corti, Frara, Buzzegoli, Carrozza; Cellini, Pereira
ARBITRO: Corletto
SQUALIFICATI: Di Tacchio, Grippo (F)
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 11
EMPOLI-GROSSETO
EMPOLI (4-3-2-1): Handanovic; Vinci, Mori, Stovini, Gorzegno; Valdifiori, Musacci, Fanucchi; Nardini, Lazzari; Corallli
GROSSETO (4-4-2): Narciso; Turati, Freddi, Iorio, Federici; Bondi, Vitiello, Consonni, Caridi; Giovio, Soncin
ARBITRO: Massa
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 9, Dahlia 4 Calcio
GROSSETO (4-4-2): Narciso; Turati, Freddi, Iorio, Federici; Bondi, Vitiello, Consonni, Caridi; Giovio, Soncin
ARBITRO: Massa
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 9, Dahlia 4 Calcio
CROTONE-SASSUOLO
CROTONE (4-2-3-1): Belec; Crescenzi, Viviani, Abruzzese, Migliore; Eramo, Galardo; De Giorgio, Cutolo, Napoli; Ginestra
SASSUOLO (4-3-3): Pomini; Consolini, Minelli, Bianco P., Bianco G.; De Falco, Magnanelli, Riccio; Masucci, Bruno, Catellani
ARBITRO: Cervellera
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 10
SASSUOLO (4-3-3): Pomini; Consolini, Minelli, Bianco P., Bianco G.; De Falco, Magnanelli, Riccio; Masucci, Bruno, Catellani
ARBITRO: Cervellera
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 10
probabili formazioni Atalanta Reggina
ATALANTA (4-3-1-2): Consigli; Raimondi, Talamonti, Peluso, Bellini; Padoin, Carmona, Barreto; Doni; Ardemagni, Ruopolo
REGGINA (3-5-2): Puggioni; Adejo, Cosenza, Acerbi; Colombo, Rizzo, Viola, Missiroli, Rizzato; Campagnacci, Bonazzoli
ARBITRO: Gallione
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 7, Dahlia Sport
REGGINA (3-5-2): Puggioni; Adejo, Cosenza, Acerbi; Colombo, Rizzo, Viola, Missiroli, Rizzato; Campagnacci, Bonazzoli
ARBITRO: Gallione
SQUALIFICATI: nessuno
NOTE: Diretta tv su Sky Calcio 7, Dahlia Sport
Iscriviti a:
Post (Atom)