Genoa, Ajax, Parma: in arrivo tre partite in otto giorni che devono riportare il sorriso nella squadra rossonera. Il lavoro del brasiliano non ha convinto finora Allegri, che si aspetta una chiara risposta dall’attaccante L’inserimento di Flamini (Seedorf in panchina) dovrebbe consentire a Pirlo e Boateng di tirare un po’ il fiato
MILANO, 24 settembre - La rivoluzione di settembre. Quella più famosa della storia è d’ottobre. Ma per il Milan di Allegri posticiparla potrebbe essere già troppo tardi... Tre partite (Genoa, Ajax e Parma) in otto giorni: sono queste le occasioni per rimettere la fuoriserie rossonera in carreggiata. La partenza non è stata delle migliori. Lecce e Auxerre hanno illuso che la strada fosse in discesa. Cesena, Catania e Lazio (due punti in tre partite) hanno reso la pista che conduce in vetta decisamente più ostica. La salita è diventata ancora più ripida quando, mercoledì sera, in cima si è vista la solitaria “solita” Inter.
TRITTICO - Non c’è più tempo da perdere e, tanto meno, punti da sprecare in una stagione dove alibi e chiacchiere sono già a zero. Per questo motivo Allegri dovrà rivedere e, dove necessario, correggere il suo Milan. Fin da domani quando il Genoa cercherà di non perdere a San Siro mentre martedì ad Amsterdam sarà importante non incrinare l’ottimo feeling che si è già instaurato con la Champions League fin dalla sfida d’esordio contro l’Auxerre. Anche il Parma al “Tardini” (sabato 2 ottobre) non è un ostacolo da sottovalutare.
DELUSO - Fra l’altro queste sfide serviranno ad Allegri per verificare certezze più o meno consolidate. C’è già un nome eccellente sul banco degli imputati. Al tecnico milanista non piace il momento attuale del deludente Robinho. Dal quale sarebbe lecito attendersi di più, soprattutto in allenamento. Ma il brasiliano in questo momento rappresenta l’unica alternativa al lungodegente Pato. Inoltre dopo aver certificato che la convivenza fra Ibrahimovic e Inzaghi è decisamente complicata, Allegri ha preso atto contro la Lazio che anche Boateng non può essere “spremuto” a centrocampo e in attacco. Per questo motivo si attende da Robinho una risposta forte e chiara fin da domani come vice-Pato.
TRITTICO - Non c’è più tempo da perdere e, tanto meno, punti da sprecare in una stagione dove alibi e chiacchiere sono già a zero. Per questo motivo Allegri dovrà rivedere e, dove necessario, correggere il suo Milan. Fin da domani quando il Genoa cercherà di non perdere a San Siro mentre martedì ad Amsterdam sarà importante non incrinare l’ottimo feeling che si è già instaurato con la Champions League fin dalla sfida d’esordio contro l’Auxerre. Anche il Parma al “Tardini” (sabato 2 ottobre) non è un ostacolo da sottovalutare.
DELUSO - Fra l’altro queste sfide serviranno ad Allegri per verificare certezze più o meno consolidate. C’è già un nome eccellente sul banco degli imputati. Al tecnico milanista non piace il momento attuale del deludente Robinho. Dal quale sarebbe lecito attendersi di più, soprattutto in allenamento. Ma il brasiliano in questo momento rappresenta l’unica alternativa al lungodegente Pato. Inoltre dopo aver certificato che la convivenza fra Ibrahimovic e Inzaghi è decisamente complicata, Allegri ha preso atto contro la Lazio che anche Boateng non può essere “spremuto” a centrocampo e in attacco. Per questo motivo si attende da Robinho una risposta forte e chiara fin da domani come vice-Pato.
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